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giovedì 27 settembre 2012

Sportello di Cittadinanza Attiva

L'associazione Argonauti (argonauticori.blogspot.it) continua il suo impegno con lo sportello per la cittadinanza attiva, il giovedì mattina dalle ore 9:30 alle 13:00 presso il comune di Cori sarà possibile ottenere informazioni utili per la Campagna di Obbedienza Civile (www.acquabenecomune.org) che vede i cittadini protagonisti di una storica riappropriazione della loro legittima sovranità politica e territoriale, nei confronti di un colosso di gestione idrica quale Acqualatina, rimanendo la società impunita dalla politica imbelle nel mancato rispetto degli esiti referendari considerati legittimi e validi.
Oltre a contribuire alla riappropriazione dei profitti illeciti del gestore da parte dei cittadini, con l'autodecurtazione delle bollette della quota di remunerazione del capitale investito, inaugura l'avvio di un progetto di solidarietà economica, tanto più utile quanto profonda la crisi che stiamo attraversando (www.scecservice.org).

Ri_Pubblica

Immagine in linea 1
Poco più di un anno fa uscivamo vittoriosi da una battaglia referendaria lunga e difficile. Un percorso durato più di un anno, che ha coinvolto attivamente centinaia di persone e realtà sociali che insieme hanno contribuito a costruire un’ importante vittoria politica. Per la prima volta in un paese europeo i cittadini mettevano in discussione che il “privato è meglio del pubblico”, un dogma coltivato assiduamente nell’ultimo ventennio dalla classe politica e dagli investitori. Una vittoria che credevamo potesse aprire una fase nuova nello scontro con i privatizzatori e gli speculatori.

E invece no. 

Il decreto di ferragosto (2011), dava un rinnovato impulso alle  privatizzazioni, riportandoci di fatto al punto di partenza ed  affermando implicitamente che ai cittadini non spetta la facoltà di scelta, ma l’obbedienza silenziosa ad un’unica ricetta economica, quella liberista,  imposta congiuntamente da governi, istituzioni sovranazionali e mercati finanziari.  Ma cio non bastava,  era necessario ricomporre  a tutti i costi quella crepa  che per la prima volta si era aperta nella dottrina liberista, ritenuta ormai indiscutibile e ben radicata neò senso comune. L’attacco speculativo  post-referendum ha aperto la strada al governo Monti, che facendo leva sulla paura di una crisi economica drammatica,  ci ha riportato anni luce indietro rispetto alla vittoria dello scorso anno, portando a compimento (insieme agli altri governi europei) il progetto di un nuovo feudalesimo contemporaneo,  dove i cittadini altro non sono che i sudditi dei mercati finanziari.

A Roma nell’ultimo anno siamo tornati a rimboccarci le maniche. Abbiamo organizzato la campagna di “obbedienza civile” per la riduzione delle bollette, abbiamo proposto una legge regionale di ripubblicizzazione del servizio idrico, abbiamo lottato contro il tentativo di Alemanno di privatizzare ulteriormente ACEA . Una nuova lunga battaglia, durata  più di 2 mesi che ci ha consegnato un’altra vittoria.
Abbiamo lavorato guardandoci attentamente intorno,  ritrovando nelle battaglie alleati e sinergie, sapendo di essere all'interno di un movimento che, con crescente conspevolezza, difende e rivendica i beni comuni come alternativa politica concreta e come soluzione dell’attuale crisi.

Una nuova fase si apre nella società italiana e nella nostra metropoli. Una fase che sarà durissima e alla quale, siamo convinti, c'è bisogno di rispondere con una carica propositiva, con la costruzione di nuovi spazi di confronto e di azione comune, con la capacità di intrecciare le lotte sociali della nostra città costruendo un consenso diffuso e rafforzando le relazioni solidali e di cooperazione sul territorio.

Per questo abbiamo immaginato un percorso che possa parlare, innanzitutto, di ripubblicizzazione e di partecipazione ovvero della riappropiazione di quello che è di tutti/e e di una nuova gestione del comune.
Un percorso al quale  abbiamo dato il nome di “Ri_pubblica!”, un contenitore all’interno del quale  poterci confrontare, approfondire le affinità e le convergenze che, nel rispetto delle autonomie e delle singole sensibilità, sappia costruire un vocabolario ed azioni comuni in modo solidale e cooperativo.

L’idea è che “Ri_pubblica!” attraversi la città nei prossimi mesi  in luoghi e forme diverse.  Abbiamo immaginato che il primo appuntamento possa concretizzarsi nella riappropriazione temporanea di uno dei tanti spazi abbandonati della città. Dove incontrarci, dove invitare le persone per informarsi e confrontarsi, dove discutere di iniziative future, da dove ripartire. 
Il primo passo di un percorso che vi proponiamo di fare insieme.

giovedì 20 settembre 2012

la delibera sull'acqua pubblica

                                                la delibera sull'acqua pubblica

COMUNI INTERESSATI





Provincia Comune situazione elettori data votazione


Viterbo Corchiano approvata 2.806




Castiglione in Teverina

24 1.850


Celleno






Civita Castellana approvata 12.711




Acuapendente approvata 4.781



Canepina






Oriolo Romano approvata 3.040




Bassano






Caprarola approvata 4.404




Sutri approvata 5.154



























Rieti Rieti






Toffia

19 852


Longone






Pozzaglia approvata 354



































Latina Cori





















Frosinone Cassino approvata 31.629


Cervaro






Ceccano






Pignataro Interamna approvata 2.594




Sora













































Roma Ciampino approvata 30.666




Marano Equo approvata 681




Rocca Priora

19 9.098


Albano






Genzano






Velletri approvata 41.528












Anguillara sabazia approvata 13.822



Ladispoli

14 27.356


Cerveteri approvata 27.421




Fiano

24 9.720


Riano approvata 6.610




Poli






San Gregorio






Sambuci

18 758


Cervara






Trevi






Casape






Subiaco






Jenne






Olevano Romano






Arsoli

24 1.308


Agosta approvata 1.422


San Polo














Cave approvata 8.270


















Monterotondo non approvata
29.918


Ponzano






Rignano






Castel Madama approvata 5.842



Formello






Molrlupo














Cerreto Laziale















203.735 il numero dei votanti è riferito alle elezioni regionali 2010

mercoledì 19 settembre 2012

distacchi acqua città di Velletri

Spettabile presidente Autorità ATO 2
on. Nicola Zingaretti

e p.c.

Al Sindaco di Velletri
Fausto Servadio

Al Garante regionale del SII
Regione Lazio

All’autorità per il Gas e l’Energia

Agli organi di informazione

URGENTE

Oggetto: distacchi acqua città di Velletri

Gentile presidente,

abbiamo ricevuto notizia da diversi cittadini che Acea Ato 2 spa sta
procedendo al distacco di numerose utenze idriche nella città di
Velletri. Tale procedura è stata attuata anche nei confronti di
cittadini che fin dal 2010 hanno contestato formalmente la gestione
del SII, relativamente alla mancata applicazione della tariffa unica
nel comune di Velletri per gli anni 2008 e 2009. Rispetto a questa
vertenza - che ha coinvolto circa 600 famiglie - ad oggi nessuna
autorità indipendente si è espressa in maniera definitiva. Lo stesso
garante regionale del SII in una lettera del giugno 2010 (vedi
allegato) aveva chiesto apertamente al gestore Acea Ato 2 di
sospendere la procedura di distacco quando vi fosse una vertenza in
corso:

Per quanto riguarda le situazioni di morosità dovuta alla riduzione
delle bollette operata da una parte degli utenti che non riconosce
l'articolazione tariffaria applicata per il 2008 e 2009, sebbene
codesto Gestore applichi le tariffe determinate dall'Autorità d'Ambito
e non si ritiene responsabile del malcontento generato dalla mancata
applicazione dell'articolazione tariffaria del Comune di Roma
(divenuta operativa solo dal 1 gennaio 2010), si chiede di sospendere
ogni procedura di distacco (le cui modalità peraltro sono contestate
per difetto di preventiva informazione) a tutela dei cittadini
interessati fino a definizione della controversia.

Rispetto a tale vicenda alcuni cittadini hanno citato davanti al
Giudice di Pace di Velletri Acea Ato 2 spa per avere una posizione
definitiva e certa sulla contestazione della tariffa. Ad oggi non vi è
stato ancora un pronunciamento definitivo dell’autorità giudiziaria.

Lo stesso consiglio comunale di Velletri, con ordine del giorno
approvato all’unanimità il 21 giugno 2010 (vedi allegato), ha dato
mandato al sindaco affinché intraprenda “le dovute necessarie
iniziative, per far cessare ogni attività coercitiva nei confronti
dell'utenza che ha instaurato formale contenzioso con Acea Ato 2 spa”.

Le ricordiamo, inoltre, che l’ultima conferenza dei sindaci ha
deliberato la revisione del Regolamento del SII e che alcune
amministrazioni comunali della provincia di Roma hanno presentato
diversi emendamenti al fine di subordinare la procedura di distacco ad
una decisione di una parte terza, quale, a titolo d’esempio, il
Giudice di Pace. In tale senso ci preme richiamare la decisione del
Tribunale di Latina (vedi sentenza allegata) che ha dichiarato
vessatoria la clausola contrattuale dell’Ato 4 che prevedeva il
distacco dell’utenza su iniziativa autonoma del gestore. Riteniamo che
tale pronunciamento - divenuto definitivo - sia un importante
precedente per la definizione di procedure certe nella gestione dei
distacchi, vista anche la particolare importanza del servizio idrico
integrato e alla luce della recente sentenza della Corte
costituzionale sulla corretta interpretazione dei risultati
referendari.

Ci preme in ogni caso sottolineare come il servizio di fornitura
dell’acqua potabile sia non solo essenziale, ma tutelato dalle stesse
Nazioni unite, che hanno stabilito una quantità minima vitale di
almeno 50 litri pro capite al giorno. In tal senso riteniamo
inaccettabile il ricorso al distacco dell’utenza da parte della
società Acea Ato 2 spa, azione che inevitabilmente comporta
l’impossibilità di bere, cucinare, lavarsi, mantenere l’igiene nelle
case, creando una vera e propria emergenza sanitaria.

Le chiediamo pertanto di voler intervenire urgentemente sul gestore
del SII Acea Ato 2, chiedendo l’immediata sospensione delle procedure
di distacco in corso e la riattivazione immediata di quelle già
eseguite, avviando fin da subito un tavolo di confronto con i comitati
per l’acqua pubblica dei Castelli romani e le amministrazioni
comunali.

Per ogni informazione può contattare Astrid Lima, Comitato acqua
pubblica di Velletri, al numero 349 1549163 oppure via email
astrid.lima@gmail.com .

Velletri, 18 settembre 2012

--
Comitato Acqua Pubblica Velletri

acquapubblicavelletri@gmail.com
comitatoacquavelletri.blogspot.com

--
"Le azioni imperiali non si chiamano mai per il nome. Il pensiero
colonizzatore sorge come espressione dell'invisibile, negazione
sistematica della sua propria esistenza".

"Jamais se chamam pelo nome as ações imperiais. Pensamento
colonizador surge como expressão do invisível, negação sistemática de
sua própria existência"

Theotonio de Paiva

mercoledì 12 settembre 2012


Tratto da: http://franto4.blogspot.it/2012/09/m5s-buoni-scec-al-fianco-dell-sostegno.html

martedì 11 settembre 2012

M5S: "I Buoni SCEC al fianco dell'euro a sostegno dell'economia locale contro la grande distribuzione"


E' stato illustrato il progetto SCEC che è nel programma dell'Amministrazione comunale. Non si tratta di una moneta locale ma di sconti incondizionati fino al 30%.
Ieri sera all’Auditorium Toscanini il M5S e l’associazione no profit Arcipelago SCEC hanno presentato ad attivisti e simpatizzanti il progetto di introduzione nell’economia locale dei "Buoni Locali di Solidarietà".
Si tratta di immettere negli scambi commerciali di Parma il buono SCEC che ha la validità legale di uno sconto incondizionato da affiancare all’euro per far sì che la ricchezza rimanga sul territorio che la produce. Non si tratta pertanto di un moneta locale, che sarebbe peraltro vietata per legge. L’obiettivo è quello di sostenere l’economia locale e il piccolo commercio in particolare contro la grande distribuzione. Quest’ultima sarebbe infatti esclusa dal Circuito.
I promotori dell’iniziativa sono stati il consigliere comunale Mirco Zioni e l’assessore al commercio Cristiano Casa. Presenti in sala numerosi altri consiglieri comunali di maggioranza, oltre che l’assessore al sociale Laura Rossi.
L’introduzione dello SCEC è nel programma elettorale e nelle linee programmatiche dell’Amministrazione comunale di Parma.
Queste le principali domande e risposte emerse durante il dibattito.

Che cosa sono i Buoni Locali di Solidarietà SCEC?
Un patto stretto fra persone, imprese commerciali, artigiane, agricole, professionisti ed Enti Locali, al fine di promuovere localmente lo scambio di beni e servizi accettando in cambio una percentuale del prezzo in Buoni (minimo 5%).

Che rapporto hanno con l’euro? Sono convertibili?
Il Buono Locale ha un rapporto 1:1 con l’euro (1 SCEC = 1 Euro), non è convertibile e si utilizza insieme agli euro.

Come si utilizzano?
Presso commercianti, artigiani, professionisti, aziende iscritte ad Arcipelago che li accettano in una percentuale dal 5 al 30% come riduzione del prezzo in Euro. La percentuale di sconto è decisa dall’esercizio commerciale.

Come si ottengono?
Iscrivendosi gratuitamente all’Associazione SCEC si ricevono 100 Buoni Locali SCEC.

Quale è lo scopo di questi Buoni Locali di Solidarietà?
Quello di ridare slancio ai territori poiché ancorando la spesa al circuito locale favoriscono gli investimenti nell’economia reale e, quindi, generano benessere nello stesso territorio.

Qual è il vantaggio dei consumatori e quello dei commercianti?
Per i consumatori è una reale diminuzione dei prezzi ed un equivalente aumento del proprio potere d’acquisto. Per gli operatori economici è un’opportunità per aumentare il giro di affari incrementando il numero e la fedeltà dei clienti.

Si può comprare un bene o un servizio al 100% con i Buoni Locali di Solidarietà?
Non da chi ha partita Iva per ovvi motivi fiscali. I privati, invece, che ad esempio si scambino un bene, (un tavolo piuttosto che un computer) possono decidere di accettare fino al 100% di Buoni Locali; i quali possono essere utilizzati al 100% anche per altre innumerevoli applicazioni che abbiano per oggetto scambi di tempo per mutuo aiuto ai singoli o alla comunità locale (vedi legge 8/3/2000 n. 53)

Per l’operatore economico i Buoni Locali di Solidarietà sono una privazione?
Assolutamente no. Perché a sua volta potrà utilizzare i Buoni Locali ricevuti nel circuito, sia come consumatore, sia servendosi da fornitori aderenti all’Associazione.

E tutto questo quanto viene a costare?
Questo è un progetto fatto dalla gente per la gente e non ha alcuno scopo di lucro. I soli costi a carico degli associati saranno il rimborso delle spese di stampa dei Buoni Locali ŠCEC e altri piccoli costi per la gestione degli strumenti informatici. La quota associativa è quindi invero simbolica, 10,00 Euro + 10,00 SCEC annui per i Soci Ordinari ed una donazione libera per i Soci Fruitori ad ogni distribuzione.

I Buoni Locali possono essere falsificati?
La falsificazione dei Buoni in un primo momento è un falso problema. Essi circolano a fianco dell’Euro, per cui chi volesse falsificarli avrebbe solo un beneficio minimo dovendo versare una ben più sostanziosa percentuale in Euro. L’Associazione ha però già previsto sistemi di antifalsificazione, alcuni già negli ŠCEC oggi circolanti.

Andrea Marsiletti